Terra antica e leggendaria, la Sardegna custodisce enigmi storici, archeologici e culturali ancora irrisolti.

La Sardegna, isola al centro del Mediterraneo, è un luogo dove la storia e la leggenda si intrecciano profondamente. Di recente, Giorgio e Lucia del C.R.O.P. (Centro di Ricerche Operativo sul Paranormale) ci sono stati e hanno indagato in alcuni siti, grazie all’aiuto di un nostro collaboratore sardo, ma soprattutto un nostro grande amico, Gianni di S.P.A.C. Sardinia. Trovate l’indagine nel nostro canale YouTube Croponline.
Abitata fin da epoche remotissime, la Sardegna offre un patrimonio archeologico e culturale unico al mondo, ricco di strutture megalitiche, culti misteriosi, racconti tramandati oralmente e fenomeni inspiegabili. Molti di questi elementi restano tutt’oggi avvolti dal mistero.

Uno dei simboli più noti del mistero sardo sono i nuraghi, torri in pietra risalenti all’età del bronzo (circa 1800 a.C.), costruite con una tecnica ancora non del tutto compresa. Ne esistono oltre 7000 sparsi sull’isola. La loro funzione è dibattuta: fortezze, abitazioni, templi? Alcuni studiosi ipotizzano addirittura un uso astronomico. La civiltà nuragica, che li ha costruiti, è considerata una delle più enigmatiche del bacino mediterraneo.
A questo si aggiunge il mistero delle Tombe dei Giganti, monumenti megalitici funerari dalla forma curvilinea, capaci di ospitare più defunti. La leggenda popolare sostiene che fossero davvero tombe di esseri giganti, richiamando alla mente antiche narrazioni bibliche e mitologiche. Curiosamente, nel tempo sono stati riportati ritrovamenti scheletrici anomali, poi scomparsi o non più rintracciabili.
Un’altra struttura enigmatica è Monte d’Accoddi, vicino Sassari. Si tratta di un altare megalitico simile alle ziqqurat mesopotamiche, con una rampa d’accesso e una piattaforma sopraelevata. La sua datazione risale al IV millennio a.C. ed è unico nel suo genere in Europa. Nessuno sa con certezza da dove derivi questa struttura o quale popolo l’abbia costruita. Le ipotesi spaziano dal culto solare a riti di sacrificio.

Inoltre, numerosi racconti di esseri leggendari popolano la tradizione orale sarda: le janas, fate o streghe che abitano le Domus de Janas (case delle fate), tombe scavate nella roccia con portali minuscoli, o ancora l’Accabadora, la donna vestita di nero che, secondo la leggenda, dava la “morte buona” agli anziani e ai malati terminali.
Ma non finisce qui. Vi sono anche misteri contemporanei, come i numerosi avvistamenti UFO nel cuore della Barbagia o lungo le coste, come sulla pineta di Platamona. Alcune testimonianze riportano luci anomale, oggetti non identificati e persino presunti incontri ravvicinati. Tali fenomeni, benché raramente documentati ufficialmente, continuano ad affascinare gli appassionati.
In Sardegna, insomma, il confine tra storia, leggenda e mistero è molto sottile. Ci sarebbe ancora molto da scrivere! Ogni pietra, ogni grotta, ogni eco del passato sembra raccontare qualcosa che ancora ci sfugge. Forse proprio questo silenzioso enigma è ciò che rende l’isola così magnetica e affascinante.
GIORGIO PASTORE
Fonti utili:
- Giovanni Lilliu, La civiltà dei Sardi
- Sardegna Cultura (Regione Autonoma della Sardegna)
- Documentazione archeologica di Monte d’Accoddi
English summary:
Sardinia is a land full of ancient mysteries: from the Nuraghi and the Tombs of the Giants, to the enigmatic Monte d’Accoddi resembling Mesopotamian ziggurats. Legends of giants, fairies (Janas), and modern UFO sightings add to the island’s mystique.
