FANTASMI

CLASSIFICAZIONI SPETTRI E GHOST HUNTER
a cura di CIPRIANI DANIELE

  • PRIMA TIPOLOGIA: SPIRITI

Sono le anime delle persone morte che tornano nei loro luoghi di origine per mettersi in contatto con i viventi.
Per comunicare con gli spiriti si è soliti riunirsi in sedute medianiche. Famosa è la storia delle due sorelle Fox che affermarono in passato di poter comunicare con loro tramite “l’alfabeto dei colpi”.

  • SECONDA TIPOLOGIA: INFESTAZIONI

In inglese “hauntings” dal verbo “to haunt”, ossessionare. Lo spettro infestatore è strettamente legato e vincolato ad un luogo o ad un oggetto. Le infestazioni possono essere di carattere maligno oppure innocue, il più delle volte è proprio quest’ultima a manifestarsi. Il loro modo di agire è conscio del fatto che convivono con esseri viventi. Famosi sono i casi delle dame bianche o dei monaci. Non si manifestano solo in luoghi chiusi ma anche in campi di battaglia, acquedotti e luoghi aperti.

  • TERZA TIPOLOGIA: FAMILIARI

Per i tedeschi “Banshee” sono legati ad una determinata famiglia. Le apparizioni risultano inquietanti per via dei loro lamenti notturni. Sono uditi solo dai componenti della famiglia e predicono un lutto imminente.

GHOST HUNTER

L’indagine di un ghost hunter non è un uscita serale in un luogo dove dicono di aver visto un fantasma. L’operazione si divide in 3 fasi importantissime e indivisibili se pur diverse tra loro.

  • FASE 1: ATTIVITA’ D’UFFICIO

Per prima cosa bisogna indagare sul luogo ove andare ad indagare successivamente. Documentarsi sulla storia del posto, conoscere le storie dei precedenti o attuali proprietari. Se il luogo è una casa allora sarebbe utile avere il progetto originale, indicazioni, cambiamenti e ristrutturazioni; nonché più notizie possibili.

  • FASE 2: INDAGINE SUL POSTO

Dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni del caso per accedere al luogo. Si eviti qualunque tipo di intervento esterno o burla che possa interferire con l’indagine. Solitamente le attività si svolgono in orari notturni ma una visita nel luogo di giorno è consigliabile per avere un po’ di conoscenza e per muoversi meglio. Prima di iniziare a tirar fuori le attrezzature necessarie bisogna attendere la prima apparizione e qui basterà una macchina fotografica per scattare una o due foto del luogo (Da considerare molto attentamente la suggestione e di conseguenza si stia attenti a non farsi ingannare da fruscii del vento rumori del tutto normali e così via). Quando si è riusciti a capire qual è il luogo dove è più probabile che avvenga l’apparizione si mira ad indagare proprio nel suddetto luogo. Si inizi a girare misurando temperatura,pressione con contatori Gauss ed EMF attivi pronti a cogliere cambiamenti di radiazioni e campi elettro-magnetici rilevanti; il tutto con i strumenti di registrazioni pronti ad essere attivati. Se si avvista un fenomeno paranormale si inizi a compilare la scheda tecnica di avvistamento. Si continuino a scattare foto, a spargere del talco per eventuali impronte e si proceda a scandagliare il posto con i raggi UV. Al termine della serata importane è sigillare porte e finestre per evitare l’intervento di estranei. Si torni la sera successiva e così via per una serie di sere a priori stabilite.

  • FASE 3: ATTIVITÀ DI LABORATORIO

Si tratta di analizzare tutte le prove ed i rilevamenti prelevati in loco. Analisi digitale di fotografie,audio e video. Si vedano i valori registrati da i contatori Gauss ed EMF per vedere se sono o meno nella norma.
Dopo aver eseguito le sopraindicate fasi si archivi il tutto e se ne discuta con persone del campo; elaborare una teoria del fenomeno.

EQUIPAGGIAMENTO DI UN GHOST HUNTER

  • BLOCK NOTES: utile per schizzi del luogo e per scrivere idee sul momento;
  • REGISTRATORE PORTATILE: se si hanno sensazioni di rumori, è sempre bene registrare i suoni dell’ambiente per riascoltarli in seguito;
  • TORCIA: essenziale per visite ed indagini notturne;
  • TALCO: per rilevamento impronte;
  • TERMOMETRO BAROMETRO IDROMETRO: per verificare cambiamenti di pressione temperatura ed umidità nel luogo (buoni identificatori di fenomeni paranormali);
  • CRONOMETRO: per misurare la durata del fenomeno;
  • EMF: “Electro magnetic field detector”, rilevatore di campi elettromagnetici;
  • MACCHINA FOTOGRAFICA: per foto a colori o in bianco e nero;
  • MACCHINA PER FOTOGRAFIE INFRAROSSE E UV: le foto normali difficilmente rilevano alcunché, più importanti quindi i negativi le foto UV e nell’infrarosso (fotografano la luce che non si vede con gli occhi);
  • LAMPADA UV (Ultravioletta): certe tracce come il sangue rappreso si notano solo con lampade UV;
  • WALKIE TALKIE: se si va in gruppo è un ottimo metodo di comunicazione;

DANIELE CIPRIANI

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