ANGELI, DEMONI… E UMANI

L’INFLUENZA DEGLI SPIRITI E IL COMPORTAMENTO UMANO

“Ognuno di noi è seguito da un’ombra. Meno questa è incorporata nella vita conscia dell’individuo tanto più è nera e densa”.

Così Carl Gustav Jung descriveva il lato oscuro della personalità presente in ciascuno di noi (e molte volte rinnegato); quella parte della vita cosciente dell’uomo rigorosamente nascosta dietro la maschera della persona e dell’agire sociale. Pertanto, come efficacemente sottolineato da Mario Trevi, volendo parafrasare Dostoevskij, il mondo di tali “eroi negativi” trae la sua linfa vitale dai “sotterranei dell’anima”, presenti in ognuno di noi.

Questa è la descrizione che gli autori Paolo Braga, Giulia Cavazza e Armando Fumagalli fanno del loro libro, The Dark Side. Qui si parla di cinema, di come strutturare un buon film, ma soprattutto di come creare un buon cattivo. Perché un cattivo credibile per essere tale deve anche essere umano, almeno in parte. Questi “sotterranei dell’anima” di cui si parla più sopra sono presenti in ognuno di noi, ma il vero problema non sta nella loro esistenza, dato che ogni essere umano è un insieme di bene e male. Il problema sussiste quando il male prevale sul bene.

Emblematico, da questo punto di vista è quel grande capolavoro della narrativa che è Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, di Robert Louis Stevenson. Questo romanzo gotico venne scritto nel 1886, in un’era in cui gli studi sulla personalità umana stava compiendo passi da gigante, grazie anche a certi studiosi, come il grande Cesare Lombroso, tanto per citarne uno, il padre della criminologia moderna e noto spiritista. Questo è anche il periodo in cui nacquero il mesmerismo e soprattutto lo spiritismo, grazie a cui si comprese qualcosa in più sulla natura umana e il contesto in cui vive.

INFLUENZE ESTERNE SPIRITICHE

Nel Libro degli Spiriti, di Allan Kardec, gli spiriti parlano agli uomini per spiegare loro il funzionamento dell’Oltretomba, le leggi che regolano l’Aldilà! Si scopre così l’esistenza di spiriti invisibili attorno ai vivi. Questi sarebbero ovunque e in certi casi interagirebbero con noi. In che modo? Gli spiriti si dividono in:

  • spiriti bassi: sono quelli all’inizio del loro cammino animico e, per questo, più legati al mondo materiale che a quello elevato e spirituale;
  • spiriti medi: sono a buon punto, a metà strada. Possono ancora interagire con i viventi e assaporare la luce che li attende, ma hanno ancora della strada da percorrere, nel loro cammino evolutivo;
  • spiriti elevati: sono quelli che hanno raggiunto la perfezione divina e agiscono solo nel bene e per il bene.

Il cammino degli spiriti si compie di vita in vita. Questi si reincarnano di volta in volta, sbagliano di continuo e imparano dai loro errori. Noi stessi siamo spiriti che vivono la loro esperienza corporea. Siamo esseri umani, ma portiamo dentro di noi uno spirito. Siamo noi stessi spirito. E alla nostra morte, lasceremo questo corpo per continuare il nostro cammino animico. Potremo reincarnarci oppure, se avremo raggiunto la vetta, diventare angeli, unirci a Dio.

Ma torniamo agli spiriti e alla loro influenza sui vivi. Non si può negare che ognuno di noi, crescendo, alimenti il bene o il male presente in sé. Fondamentali sono le esperienze vissute, che ci portano a essere in modo piuttosto che in un altro. Ma in certi casi, sarebbero gli spiriti a suggerirci certi comportamenti. Così, uno spirito medio/elevato ci potrà portare a fare delle scelte giuste, potrà ispirarci grandi idee, opere artistiche e d’ingegno; invece, gli spiriti bassi, spesso e volentieri, ci avvicinano al male e possono condurci verso l’oscurità. Molti suicidi probabilmente avvengono perché indotti da queste entità malevole, così come molti omicidi. Pensiamo per esempio a tutti quei fatti di cronaca in cui il presunto colpevole si dichiara innocente, dice di non ricordare come si sono svolti i fatti e, in certi casi, di aver agito sotto l’influenza del diavolo o di un demone di cui sentiva la voce. Questi soggetti vengono sempre considerati pazzi dalle giurie, ma perché non si considera mai l’eventualità che la causa del delitto potrebbe effettivamente essere di natura spiritica.

IL DELITTO DI COGNE

Pensiamo per esempio al delitto di Cogne. La mattina del 30 gennaio 2002, Annamaria Franzoni chiamò i soccorsi perché suo figlio Samuele, di tre anni, a suo dire vomitava sangue sul lettone. Giunte sul posto, le autorità si accorsero che il piccolo aveva una ferita alla testa. La scientifica dichiarò che ben 17 erano stati i colpi che il bambino aveva ricevuto e che l’avevano portato alla morte, probabilmente inferti con un mestolo ornamentale di rame. Il 14 marzo, la madre venne iscritta nel registro degli indagati, pur dichiarandosi innocente.

La mattina dell’omicidio, disse al marito di sentirsi male. Annamaria Franzoni disse di essere stata colta da un “malessere” a seguito del quale il marito avvisò addirittura la guardia medica. I sanitari le diagnosticarono una semplice influenza, ma i sintomi da lei lamentati erano curiosi: tremori agli arti, dispnea, nausea e sensazione di affanno. Si pensò che la donna avesse avuto una sorta di crisi di panico. Potrebbe invece aver subito l’influenza esterna di uno spirito basso e pericoloso? Potrebbe essere stato questo a spingere la donna all’insano gesto? Naturalmente, sempre ammesso che sia stata veramente lei a compierlo materialmente. La donna ha scontato la sua pena, perché secondo i giudici era colpevole. Ma la verità di quel che successe la mattina del 30 gennaio 2002 a Cogne probabilmente non si saprà mai.

PER ORDINE DEL DIAVOLO

The Conjuring 3, Per Ordine del Diavolo, è ispirato un fatto realmente accaduto e che ha fatto molto parlare di sé, ovvero, il processo ad Arne Cheyenne Johnson del 1981.

Secondo quello che emerse a suo tempo, il giovane venne accusato di omicidio ma dichiarò la sua innocenza, perché benché fosse stato lui a compiere materialmente l’omicidio, disse di aver agito sotto l’influenza di un demone e di non ricordare nulla di quanto successo.

Il caso passò alle cronache per aver formulato un precedente nella storia legale americana: quello di un assassinio avvenuto durante una presunta possessione demoniaca. Il caso venne trattato dagli investigatori del paranormale Edward e Lorraine Warren, i quali riuscirono ad accertare la possessione. Il film descrive proprio la loro indagine. Tuttavia, la Corte Superiore del Connecticut accusò Arne di omicidio colposo e gli diede dai 10 ai 20 anni di prigione, ma ne scontò solo 5, forse grazie proprio al lavoro dei coniugi Warren.

L’HORLA, SUCCUBI E INCUBI

Spesso si tende a confodere gli spiriti bassi con i cosiddetti demoni, ma non esistono demoni nel vero senso della parola. Si tratta proprio di spiriti grezzi, materialisti, invidiosi. Essi godono nell’ingannarci e nel vederci soffrire. Solo vivendo correttamente, riusciamo a tenerli lontani. Viceversa, un comportamento vizioso li avvicina a noi, per comunione d’intenti. Tutto questo emerge leggendo il libro di Allan Kardec e secondo chi scrive, potrebbe avere senso.

Un altro racconto emblematico è L’Horla, di Guy de Maupassant, scritto nel 1887. Diviso in due parti, racconta le strane vicende di un uomo che, sempre più, avverte la presenza invisibile di un essere che lentamente lo conduce a un degrado fisico e mentale anormale. Questa entità nel romanzo è chiamata Horla e somiglia molto ai succubi e agli incubi della tradizione e delle leggende. Il mito nasce nell’antica Grecia ma è solo nel medioevo che viene considerato come una reale minaccia.

Il Malleus Maleficarum («Martello delle streghe»), è un libro scritto da due inquisitori medievali, Sprengher e Kramer, e raccoglie informazioni interessanti su questi esseri. Le succubi sarebbero entità femminili e farebbero visita durante la notte a certi uomini, fino a sfinirli sessualmente:

«Nel compiere l’atto sessuale i demoni maschi sono Incubi e le femmine Succubi, e questo è giudizio comune di tutti i filosofi di tutti i tempi ed è comprovato dall’esperienza delle nazioni».

Il seme maschile, secondo la tradizione, era prelevato dai Succubi, ma serviva agli Incubi, i demoni maschi, per procreare esseri facilmente influenzabili e dediti così al male.

Inoltre, nel Malleus Maleficarum è anche scritto:

«…Questi diavoli commettono sconcissimi atti venerei non per godimento, ma per infettare l’anima e il corpo di coloro dei quali sono succubi o incubi; in secondo luogo che, con un atto simile, ci può essere una completa concezione o generazione da parte delle donne, perché i diavoli possono portare il seme umano nel luogo conveniente del ventre della donna e accanto alla materia qui predisposta e adatta al seme. (…) In terzo luogo, nella generazione di siffatte cose ciò che avviene attribuito ai diavoli è solo il moto locale e non la stessa generazione, il cui principio non è una della capacità del diavolo o del corpo da lui assunto ma di colui al quale appartenne il seme, per cui chi è generato non è figlio del diavolo ma di un uomo.»

(J.Sprengher e H.Kramer, Malleus Maleficarum, Parte 1, Questione III)

GIORGIO PASTORE

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LA NATURA UMANA

ATTRAVERSO IL SIMBOLISMO ESOTERICO DI CERTI FILM

A CURA DI SIMONE LEONI

Ogni film, ogni racconto narrativo che si rispetti porta con sé un messaggio, che può essere benissimo di stampo morale, subliminale (che può essere a sua volta suddiviso in due sottocategorie, ovvero messaggi subliminali positivi e negativi) ed esoterico. Anche quest’ultimo può essere inserito inconsciamente oltre che in modo palese. Quello che cercherò di affrontare in questo articolo è quello che io ho recepito nel guardare un film particolare. Non è un film da premio Oscar ma per chi s’interessa di certe tematiche può racchiudere un significato soggettivo. Difatti quando si parla di esoterismo (che ricordo, è qualcosa di totalmente differente dall’occultismo) si sonda il proprio io, non a caso esoterismo significa “interiore”. Ma ora andiamo dritti all’argomento che voglio proporvi.
Mi è capitato di vedere alcuni anni fa il film intitolato Gabriel la furia degli angeli.

Ad apertura film vediamo che un essere celestiale (l’arcangelo Gabriele) intraprende un viaggio dalla sua dimensione al nostro mondo. Lo scopo di questo viaggio è quello di cercare di rintracciare i suoi fratelli, i quali non hanno mai fatto rientro alla Casa del padre. Giunto sulla Terra, l’arcangelo si troverà catapultato in un mondo completamente avvolto nelle tenebre più totali, e scoprirà man mano che la maggior parte dei suoi fratelli è caduta in battaglia contro le forze del male. Ovviamente iniziamo fin da subito a notare uno stravolgimento in tutta questa storia, perché in questo caso le forze del male hanno decimato le schiere celesti e dominato il mondo, quando in realtà dovrebbero essere gli angeli di Dio a condurre la battaglia. Ma a parte questo, quello che vediamo nel film è la costante lotta di Gabriel per cercare suo fratello maggiore e sconfiggere Satana, colui che ha quasi completamente sconfitto la luce.

La battaglia di Gabriel si fa sempre di più complicata. Dopo aver combattuto contro vari demoni (che nel film sono la palese manifestazione dei vizi terreni) arriva a incontrare il suo eterno e antico nemico. La scena finale per quanto tetra possa essere è quella in cui secondo me viene rivelato il messaggio dei messaggi. Come dicevo poco fa, Gabriel si trova a faccia a faccia con Satana, anzi, egli crede sia lui, ma la realtà è un’altra. L’oscuro personaggio dice espressamente a Gabriele che lui sa dentro di sé chi egli sia in realtà (come se fosse in grado di leggergli l’anima) e, quasi supplicandolo, Satana chiede a Gabriel di chiamarlo con il suo vero nome. Dopo tanti tentennamenti, Gabriel invoca il nome di Michele (l’arcangelo). Già, il temibile avversario, Satana, in realtà era l’arcangelo Michele! Ma Michele spiega a Gabriel com’è avvenuta questa trasmutazione e lo fa dichiarando che oltre ad obbedire ad assurde leggi provenienti dall’alto si é consumato di odio a forza di cercare di combattere Satana, e alla fine ne ha preso il posto.

Ovviamente, è alquanto assurdo pensare che il braccio destro di Dio possa in qualche modo venir meno alla sua fedeltà, anche se nel contesto teologico un primo caso ci viene descritto nelle Sacre scritture. Mi riferisco ovviamente alla caduta di Lucifero. Ma a parte questo, è significativo leggere tutto ciò in chiave esoterica. Qui il nostro Michael lo dice chiaramente che si é consumato di odio nel combattere Satana fino al punto di prendere il suo posto; è evidente che la chiave di tutto è l’odio, la negatività che questo mondo purtroppo ci ha offerto e ci offre ancora. Ci riserva anche un lato positivi, ovvio, ma la morale del film, per quanto macabra, controversa e sopratutto non strutturalmente fedele al quadro generale che ci espone la teologia, è che anche esseri perfetti possono cadere in errore, e tutto ciò accade per un motivo: non siamo padroni delle nostre emozioni, soprattutto di quelle negative. Dovremmo imparare a domarle e plasmarle a nostro utilizzo esclusivamente per il bene e per un evoluzione sia spirituale che materiale. Un parallelismo impressionante lo troviamo anche in una pellicola cinematografica ancora più vecchia, vale a dire Star Wars.

Nel quarto episodio di questa lunga e acclamata saga cinematografica, Il maestro jedi Yoda avvisa il giovane Luke Skywalker di non cedere alla rabbia e all’odio per non passare al lato oscuro e diventare così un signore dei Sith (anche Anakin Skywalker era un grande guerriero di luce, prima di trasformarsi in uno di quegli esseri che egli stesso ha giurato di combattere).

Quindi, in conclusione gli esseri umani sono buoni o cattivi? Cos’è il bene? Cos’è il male? Nasciamo tutti puri ma crescendo alcuni di noi passano anch’essi al lato oscuro della forza. Perché succede? Forse il lato oscuro è più affascinante e seducente? Forse per una nostra debolezza? L’importante è mantenersi fermi e non cedere all’influenza negativa dei nostri demoni. Tutti noi siamo sedotti dal male. Come fare per mantenersi integri? Commentate qui sotto e diteci la vostra!

SIMONE LEONI

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